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Prof. Massimo Vergine

 

 

    Primario UOC Chirurgia della mammella Policlinico Umberto I Roma

 

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Chiurgia del cavo ascellare

Chirurgia del cavo ascellare -Il Linfonodo sentinella nel tumore della mammella

La chirurgia  all’ascella nel tumore della mammella ha rappresentato per molti anni il completamento alla mastectomia.

 

Infatti la situazione istologica dei linfonodi ascellari rimane ancora oggi il fattore prognostico quale indice di sopravvivenza.
L'asportazione dei linfonodi nell'ascella nel tumore della mammella è considerato da sempre un intervento che pur importantissimo, può dare comunque in molte pazienti delle complicanze e conseguenze  spiacevoli quali linfedema del braccio, dolore, parestesie, per non parlare dell'eventuale drenaggio da portare per qualche giorno per drenare la linfa.

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Nel corso degli anni si e notato che l’interessamento di mestastasi nei linfonodi ascellari è in relazione al diametro del tumore primitivo nella mammella

e  in generale nelle casistiche la percentuale di donne che presentano tale evenienza e dell’ordine del 30% circa. Ciò comporta che almeno il 70% dei casi

della linfectomia ascellare  si puo considerare un intervento inutile considerando che non presentano metastasi nei linfonodi. 

 

In cosa consiste  linfoadenectomia ascellare?

La linfoadenectomia ascellare (o svuotamento linfonodale) è un intervento chirurgico che consiste nell'asportazione dei linfonodi ascellari , necessario

per la stadiazione del carcinoma mammario.

 

Cosa comporta la linfectomia ascellare?

 

Si potrenne creare una momentanea raccolta di linfa nell'ascella che di solito si svuota mediante il posizionamento di un drenaggio aspirativo che si

rimuove dopo qualche giorno dall'intervento chirurgico.

 

In cosa consiste la tecnica del linfonodo sentinella?

 

  Il presupposto su cui  si basa la metodica del linfonodo sentinella nel tumore della mammella è che la linfa proveniente da una determinata regione anatomica della mammella segua in modo costante una via di deflusso anatomicamente ben definita, che conduce sempre ad uno specifico linfonodo in ascella.

Con il termine quindi di “linfonodo sentinella”si intende il primo linfonodo che riceve la linfa proveniente dal dal tumore e quindi il primo linfonodo sul

quale si potrebbe avere lo sviluppo di cellule neoplastiche trasportate per via linfatica.

 Quindi se siamo in grado di identificare il primo linfonodo sede di drenaggio del tumore, possiamo ottenere dall’analisi istologica e immunoistochimica

di questo esaurienti informazioni prognostiche e terapeutiche, e soprattutto evitare qualora fosse negativo inutile la la linfectomia ascellare totale.


La paziente che può essere sottoposta alla biopsia del linfonodo sentinella è colei che presenta un tumore della mammella accertato con agoaspirato ,

con un diametro di non oltre i 3 cm e che non presenta linfonodi palpabili o comunque linfonodi macroscopici multipli nel cavo ascellare dopo

accertamento strumentale.

La tecnica è ormai stata standardizzata ed è considerata molto semplice.


  Alla paziente infatti alcune ore prima dell’intervento chirurgico viene praticata un’iniezione preferibilmente in sede sottoareolare o peritumorale di un

marcatore quale il tecnezio : uno–due ore dopo una particolare  gamma camera legge la presenza di tale marcatore a livello ascellare del linfonodo interessato.


   In sede operatoria quindi dopo aver asportato la neoformazione con al massimo una quadrantectomia ma talvolta con la sola tumorectomia , viene

praticata una piccola incisione cutanea nel cavo ascellare sovrastante il linfonodo che si riesce comunque a captare sempre con una sonda rilevatrice di

raggi gamma, ed una volta individuato il linfonodo sentinella viene asportato e mandato all’anatomopatologo per lo studio istologico.

 

   In caso di positivita' (linfonodo sentinella positivo )si procede allo svuotamento ascellare completo (linfectomia ascellare), altrimenti in caso di

negatività ( linfonodo sentinella negativo ) si evita tale procedura risparmiando alla paziente un intervento inutile cosi come complicanze indesiderate. 

In alcuni casi non è richiesto nel tumore della mammella l'asportazione del linfonodo sentinella come ad esempio nel tumore  duttale o lobulare un situ.  

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Prof. Massimo Vergine - Chirurgo Senologo

Responsabile Unità Operativa Complessa della CHIRURGIA DELLA MAMMELLA

Docente  Università "Sapienza " di Roma

Mi occupo della prevenzione e cura del tumore della mammella nell'ambito della

 Breast Unit del Policlinico Umberto I di Roma

 La visita senologica è il primo passo sia per una corretta prevenzione che per avere

 tutte le giuste informazioni sulla terapia da seguire , seguendo le linee guida

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