COME RIDURRE IL RISCHIO DI RECIDIVA DEL TUMORE AL SENO
Il carcinoma mammario, come tutti i tumori invasivi, ha la capacità di diffondersi nell’organismo attraverso i vasi sanguigni e linfatici. Fortunatamente solo una minima parte delle cellule neoplastiche che raggiungono gli organi a distanza (tessuto osseo, fegato, polmoni, ecc) riescono a sopravvivere e a proliferare. Il processo che porta allo sviluppo delle metastasi è infatti estremamente complesso, prevede molte fasi ed è condizionato da numerosi fattori, parte dei quali ancora sconosciuti, che regolano l’equilibrio fra tumore e ospite.
Fattori sui quali il nostro comportamento e le nostre abitudini possono avere un impatto decisivo. Sappiamo infatti, da una gran mole di lavori scientifici, che l’adozione di uno stile di vita e di abitudini alimentari corrette possono rendere molto più difficoltosa la crescita delle cellulare creando nell’organismo un ambiente ostile al loro sviluppo.
Ecco in sintesi cosa le donne che hanno avuto un tumore al seno possono fare nella pratica quotidiana per ridurre il rischio che la malattia possa ripresentarsi.
Tenere bassa la glicemia
Rispetto alle cellule normali quelle tumorali sono maggiormente avide di zuccheri e le donne che presentano livelli di glicemia elevati sono più predisposte a manifestare la malattia e, quando si ammalano, hanno una prognosi meno favorevole. Per questo nella dieta di ogni persona e, soprattutto di chi ha avuto il tumore, andrebbe evitati i cibi ad elevato indice glicemico.
Ricordiamo che l’indice glicemico è un sistema di classificazione numerica utilizzato per misurare la velocità di assorbimento dei cibi contenenti carboidrati e il loro conseguente effetto sui livelli di glucosio nel sangue.
Un cibo con un punteggio alto produce un grande picco momentaneo di glucosio dopo il suo consumo. Al contrario, un alimento con un basso indice glicemico provoca un’elevazione del glucosio nel sangue più lento e sostenuto.
Da evitare sono quindi: farine raffinate (0 e 00), pane bianco, patate, dolci industriali, frutta molto zuccherina, riso bianco, zucchero, sciroppo di glucosio e fruttosio, carni rosse e latticini ricchi di grassi saturi. Mentre la dieta quotidiana deve essere prevalentemente basata in larga misura su cereali integrali, verdure, legumi, frutti oleaginosi (noci, nocciole mandorle)
Tenere bassa l’insulina
L’insulina non solo è responsabile del corretto metabolismo degli zuccheri ma è essa stessa un fattore di crescita e promuove una maggiore disponibilità di altri fattori di crescita e, nella donna, di ormoni sessuali. Per far si che i suoi livelli siano mantenuti entro i limiti normali è importante evitare consumare sostanze ad elevato indice glicemico, limitare il consumo di latte che, pur non alzando la glicemia, fa aumentare l’insulina e di cibi che inducono resistenza all’insulina come salumi, carni rosse e formaggi in genere.