Quando il cancro al seno viene rilevato precocemente e il tumore è ancora piccolo, può spesso essere trattato rimuovendo solo l'area del tessuto tumorale interessato, piuttosto che il seno intero. .
Ciò consente di preservare il resto del seno e di mantenere un aspetto più armonioso esteticamente.
Poiché il resto del tessuto mammario viene risparmiato, questo intervento chirurgico è seguito da un ciclo di radioterapia del seno per ridurre il rischio di insorgenza di cancro al seno residuo in futuro.
La chirurgia conservativa grazie all'introduzione dell'oncoplastica ha avuto negli ultimi anni un notevole sviluppo: le donne sono più gratificate dai risultati estetici e proprio per questo la possibilità di poterli raggiungere grazie alle tecniche di oncoplastica associate alla quadrantectomia hanno dato modo di poter ridurre il numero delle mastectomie.
La quadrantectomia come si intende oggi fu introdotta dal Prof. Umberto Veronesi negli anni 90 a Milano : fu proprio iniziato un nuovo protocollo nel quale si proponeva per piccoli tumori la quadtantectomia, la rimozione dei linfonodi ascellari ( dove di li a pochi anni si trasformò in linfonodo sentinella) e la radioterapia.
La sua intuizione alla fine anche contro il parere della comunità scientifica portò a degli straordinari risultati. Le casistiche riportavano le stesse percentuali di guarigione delle donne operate per mastectomia e con possibilità di recidive ( ricomparsa del tumore a distanza di alcuni anni) praticamente sovrapponibili.
Chi può essere sottoposto un intervento a quadrantectomia?
La chirurgia conservativa del seno di solito è adatta alle donne che soddisfano questi criteri:
-hannotumori che misurano meno di 2 cm di diametro (a volte più grandi se c'è un volume del seno adeguato)
-tumore confinato in un quadrante del seno
-abbiano abbastanza volume del seno per consentire la rimozione del tumore senza causare distorsioni antiestetiche e che comunque possano sottoporsi a radioterapia del seno residuo. (Richiesto per malattia invasiva, ma non sempre per DCIS di volume ridotto)
La quadrantectomia di solito non è adatta alle donne che:
- hanno un grande tumore e volume del seno piccolo
-hanno più tumori nel seno, che coinvolgono più di un quadrante
- hanno un alto grado di carcinoma duttale in situ o un tumore localmente avanzato
- sono nel primo o secondo trimestre di gravidanza
-non sono in grado di sottoporsi al trattamento con radiazioni
Le più recenti tecniche di ricostruzione del seno possono consentire ad alcune donne con tumori più grandi di avere un intervento chirurgico di conservazione del seno, in concomitanza con la ricostruzione del difetto mediante lembi di tessuto.
La chirurgia conservativa del seno di solito non è adatta agli uomini e non è l'opzione più sicura per le donne con mutazioni BRCA1 o 2 (eccetto forse come gestione iniziale del cancro quando sono programmate future mastectomie preventive e chirurgia ricostruttiva dopo che tutto il trattamento adiuvante è stato completato).
La chirurgia conservativa del seno comporta la rimozione del tumore insieme ad una piccola quantità di tessuto circostante sano - questo per garantire che il tumore sia stato completamente rimosso. Lo scopo di questa procedura è di rimuovere il cancro ma anche di lasciare il seno il più naturale possibile. Una piccola cicatrice sarà visibile sul petto nell'area dove si trovava il tumore, o se possibile questa potrebbe essere posizionata attorno al bordo dell'areola.
Se il tumore è molto piccolo o non può essere apprezzato alla palpazione, un radiologo userà l'ecografia o la mammografia per visualizzare l'area dove inserire un filo sottile metallico che guiderà il chirurgo nell'area da rimuovere. Questo viene spesso definita "quadrantectomia su repere metallico" e viene sempre utilizzato in casi Carcinoma duttale in situ con microcalcificazioni rilevati alla mammografia.
Margini chirurgici e ulteriore chirurgia nella quadrantectomia
Dopo un intervento chirurgico di conservazione del seno, il patologo esamina da vicino i margini del tessuto rimosso per assicurarsi che ci sia un bordo di tessuto mammario sano attorno al tumore, indicando che il tumore è stato completamente rimosso.
Se ci sono cellule cancerose o pre-cancerose (DCIS) sul bordo del campione, può essere necessaria un'altra operazione per rimuovere più tessuto. Tuttavia, se ci sono cellule tumorali che rimangono su un'ampia area, può essere raccomandata la mastectomia.
Il tempo che ci vorrà per recuperare dalla chirurgia conservativa del seno dipende dalla quantità di ghiandola asportata e dal tipo di intervento eseguito sull'ascella. Se l'intervento chirurgico viene eseguito per il DCIS( carcinomaduttale in situ), non è richiesto alcun intervento chirurgico sui linfonodi.
Durante la fase di guarigione è consigliato un reggiseno morbido, . Nell'immediato periodo post-operatorio potresti sentirti più a tuo agio se lo indossi anche di notte.
Quando il cancro al seno viene trattato con un intervento di chirurgia conservativa o quadrantectomia, viene seguito da un ciclo di radioterapia per e ridurre la probabilità che il cancro residui nel tessuto mammario rimasto.